Bologna, 1 dicembre 2015
Caro Sindaco,
torniamo a scriverti dopo un mese senza avere avuto ancora una risposta alla lettera che ti inviammo il 3 novembre scorso per denunciare quella che è la reale situazione di Mercato Navile: un comparto al capolinea, una “zona bianca” come espresso davanti ai Cittadini dall’Assessore Gabellini in occasione del Consiglio aperto di ottobre al Quartiere Navile.
Dopo che le notizie sul dissesto di Coop Costruzioni si sono rincorse in queste settimane sui giornali, a Mercato Navile continua ad esserci un’aria di abbandono e, una volta riaperta la rotonda Gobetti – ancora con tristi transenne provvisorie e un sottopasso non percorribile: non certo un nodo viario di cui una città metropolitana possa vantarsi – solo il cantiere della Casa della Salute procede spedito.
Gli abitanti continuano invece a non avere marciapiedi, continuano a sperare che non accada niente a nessuno quando già nel primo pomeriggio una volta calata la luce del sole tentano di raggiungere il quartiere da un passaggio pedonale senza illuminazione, continuano a sperare che le sospensioni delle loro automobili tengano ancora un po’ perché un manto d’asfalto definitivo ancora non loro ce l’hanno.
Caro Sindaco, Mercato Navile non è sotto i riflettori come lo è stato il cantiere BoBo: qui il taglio del nastro (che per BoBo è arrivato sabato, addirittura in anticipo rispetto al progetto) è ancora lontano mentre il ritardo accumulato è di diversi anni.
Abbiamo letto sui giornali che all’inaugurazione quando hai incontrato coloro che insieme hanno lavorato per il cantierone – agli operai, ai dipendenti comunali, al personale di Tper, ai vigili urbani e agli assistenti civici – hai detto:
“Oggi è una giornata importante soprattutto grazie a voi: per portare a casa il risultato ce l’abbiamo messa tutta, ma non ci saremmo riusciti senza di voi. E’ stato davvero un lavoro di squadra, abbiamo lavorato bene perché abbiamo lavorato insieme. Essere riusciti a rispettare i tempi malgrado tutte le avversità è una cosa fenomenale di cui essere orgogliosi. I tempi sono stati rispettati dimostrando che in una volta sola si poteva risolvere il problema”.
Caro Sindaco,
noi cittadini riuniti in Comitato crediamo che anche per Mercato Navile serva un lavoro di squadra a tutti i livelli.
In questa fase dello sviluppo di Mercato Navile il problema è che i lotti acquistati dai privati – e poi abbandonati per errate valutazioni economiche – rischiano di non farci mai vedere nessun taglio del nastro a Mercato Navile: né da parte del Sindaco di questa Giunta ma neppure del Sindaco della prossima.
Per smuovere questi attuatori che stanno perseguendo interessi privati senza tener conto che Mercato Navile è un progetto di rilevanza sociale per tutta Bologna – e non solo un luogo di speculazione immobiliare – occorre abbandonare logiche di mercato spazzate via dalla crisi e trovare strade alternative come ad esempio una Consulta, un tavolo cioè dove tutti i soggetti interessati – sia di fatto o anche solo potenzialmente – possano discutere e apportare il proprio contributo per una soluzione nell’interesse della collettività: dalla Pubblica Amministrazione che ha ideato il progetto, passando per i cittadini che dovranno abitarlo fino ad arrivare alle agli attuatori privati coinvolti ma anche a quelli che potenzialmente avrebbero un interesse ad esserlo.
Caro Sindaco, ad aprile ci avevi promesso che saresti tornato al più presto per fare il punto della situazione.
Ti aspettiamo,
Comitato Vivere Mercato Navile