Bologna, 3 novembre 2015
Caro Sindaco,
Al termine del tuo intervento dell’11 aprile scorso nella Pubblica Assemblea che fu indetta durante l’ultima grave fase di crisi di Mercato Navile, salutasti la cittadinanza con due promesse:
la prima -che poi si avverò puntualmente il mese successivo -che il Comune avrebbe trovato una soluzione percorribile per anticipare una somma tale da permettere la realizzazione di alcune opere urgenti per migliorare il decoro e la sicurezza della zona.
E la seconda – che pure auspichiamo vorrai mantenere- che avremmo rivisto al più presto il Sindaco di Bologna in mezzo ai suoi cittadini per fare il punto su Mercato Navile:
il più rilevante e innovativo progetto urbanistico della città, emblematicamente a ridosso della Stazione dell’Alta Velocità e della nuova sede del Comune dove, a compimento, dovranno trovare perfetta integrazione Servizi di rilevanza sociale per tutta Bologna, zone adibite a verde pubblico ed edilizia abitativa sia privata che di housing sociale.
Caro Virginio,
noi cittadini costituiti in Comitato per sostenere e cooperare per lo sviluppo di Mercato Navile, temiamo che al termine dei lavori permessi dallo stanziamento di quei poco più di tre milioni di euro il comparto, purtroppo, sarà arrivato al capolinea.
Partite infatti le opere pubbliche, restano invece numerose incognite sulla maggior parte dei lotti acquistati dai privati per i quali – complice ma non unica responsabile la crisi economica- a tutt’oggi non c’è un’immediata e reale volontà di edificazione:
proprio queste aree rischiano di diventare il freno dello sviluppo di Mercato Navile e di far naufragare questo progetto ambizioso che, con tante difficoltà, passando attraverso le forche caudine della recessione, ha comunque visto la luce e, seppure ancora incompleto, resta un tentativo di sviluppo urbanistico rilevante e innovativo di cui la città metropolitana avrebbe un assoluto bisogno.
Caro Virginio,
Mercato Navile è stato progettato in una fase economica che seguiva dinamiche che sono state spazzate via dalla recessione,
in cui gli scenari prevedibili erano totalmente differenti
e dove amministrare seguendo regole collaudate era la norma.
Ora però la situazione è totalmente cambiata: siamo in un contesto del tutto differente da quello che partorì il progetto Mercato Navile, un contesto nel quale perseguire le strade ordinarie non è più garanzia di successo e si deve far largo la consapevolezza che occorre trovare soluzioni di tipo straordinario per raggiungere un obiettivo così importante per tutta Bologna.
La nostra proposta per Mercato Navile, arrivati a questa fase del suo sviluppo, dove tutte le possibili risorse pubbliche sono state spese, e dove seguendo l’iter usuale ci ritroveremo in una fase di stallo – con un comparto realizzato parzialmente: senza possibili sbocchi, slegato comunque dal tessuto urbano e senza un vissuto abitativo che crei una vera connessione con la città – è quella di indire al più presto una Consulta:
un’assemblea nella quale vengano coinvolti diversi attori potenzialmente significativi per il comparto ( sia politici, che sociali ed economici), che insieme provino a trovare nuove soluzioni per una questione così rilevante come lo sviluppo di un’area sulla quale l’amministrazione della città aveva fortemente puntato.
La nostra proposta è una Consulta che possa far esprimere possibili intenzioni d’investimento ad attuatori privati, dove la Pubblica amministrazione possa far sperimentare la politica partecipata volta alla ricerca di soluzioni: un luogo di confronto che ci dimostri che là dove c’è una reale volontà di trovare una via d’uscita, le difficoltà economiche delle imprese private si possono aggirare e i progetti, seppur complessi, possono trovare compimento.
Un luogo dove cioè la politica sperimenta strade non collaudate per trovare il modo di andare incontro agli interessi e ai bisogni dei cittadini.
Caro Virginio, noi di Vivere Mercato Navile crediamo che indire un organismo come quello di una Consulta darebbe l’opportunità di cui ha bisogno Mercato Navile:
ti aspettiamo in Bolognina al più presto, per parlarne insieme.
Il Comitato Vivere Mercato Navile