alloggi in convenzione
Individuazione soggetto promotore per la realizzazione in finanza dei lotti H e N
Comparto Ex Mercato Navile
http://www.comune.bologna.it/news/comparto-ex-mercato-navile
27 Novembre 2015
Nella seduta di martedì 24 novembre la Giunta del Comune di Bologna ha dichiarato di pubblico interesse l’offerta presentata dalla Società Investire SGR SpA per la realizzazione di un complesso immobiliare destinato ad Edilizia Residenziale Sociale, all’interno del Comparto R5.2 ex Marcato Navile (lotti H ed N), per complessivi 320 alloggi circa. La società si propone come promotore dell’intervento da realizzarsi mediante un sistema di finanza di progetto.
Questa dichiarazione è l’esito della presentazione all’Amministrazione comunale, tra luglio e agosto scorsi, di due proposte di iniziativa privata per la realizzazione, a mezzo procedura di finanza di progetto, dell’intervento di edilizia sociale nel comparto dell’Ex Mercato Ortofrutticolo, già oggetto di una di un avviso per manifestazione d’interesse, pubblicato a Settembre dello scorso anno.
“Si sblocca un’area che per troppo tempo era rimasta bloccata – commenta il Sindaco di Bologna, Virginio Merola – Non solo si risponde a un fabbisogno d’affitto che è noto, ma si configurano le condizioni affinché quell’area entri in attuazione: questo intervento si aggiunge infatti a quanto sta facendo l’Asl per realizzare il nuovo poliambulatorio, ai lavori per il centro sociale, a quelli relativi alla riqualificazione della pensilina Nervi e la futura scuola scuola prevista dal fondo d’investimento per l’edilizia scolastica. Si stanno chiudendo tutti i tasselli necessari per il completamento di un’area che, dal punto di vista urbanistico, cambierà il volto della nostra città”.
Le due proposte pervenute all’Amministrazione sono state formulate da due qualificati operatori del mercato immobiliare – Arcobaleno2 SpA e Investire SGR SpA – a seguito delle quali si è proceduto ad insediare una commissione tecnica che nel mese di ottobre ha prodotto una relazione istruttoria, consegnata alla Giunta, che analizza i contenuti delle offerte.
Si tratta del primo caso, sicuramente nel panorama cittadino, di iniziative private che si propongono d’investire su un’area dismessa, già in trasformazione, con l’obiettivo di realizzare e gestire un numero cospicuo di alloggi (oltre il 70% del patrimonio proposto) in locazione a canone concordato per un periodo medio e lungo (15-20 anni e oltre), dando gambe concrete a un nuovo modello di abitare sociale: che prevede, oltre alla realizzazione di abitazioni a prezzi contenuti, anche la costruzione di servizi capaci di sviluppare la collaborazione e la solidarietà tra gli inquilini.
La proposta risultata d’interesse pubblico è quella della Società Investire SGR SpA che prevede, in sintesi, di realizzare un complesso integrato di servizi abitativi per circa 320 alloggi, tutti in locazione, con tre formule: Il 26% (circa 83 alloggi) in locazione a 8 anni con patto di futura vendita, altrettanti in locazione a 15 anni, il 48% (circa 153 alloggi) in locazione di lungo termine (20 anni).
I canoni di locazione proposti sono quelli dei contratti “concordati” (circa 500 euro al mese per un alloggio di medie dimensioni, in classe energetica A o B, comprensivo di garage); a conclusione di ogni fase locatizia gli alloggi saranno messi in vendita a prezzo convenzionato: 2.200 euro/mq per quelli con patto di futura vendita e 2.000 euro/mq per quelli in locazione di lungo periodo.
La Società proponente, che è una SGR (società di gestione del risparmio) stima l’investimento in circa 55 milioni di euro che compongono il valore di un Fondo immobiliare chiuso dedicato a questa specifica operazione (denominato Smart Living Bologna), con una composizione così definita: Cassa Depositi e Prestiti investirebbe nella operazione le risorse del Fondo Investimenti per l’Abitare, per l’80% del valore complessivo, il 13% è rappresentato dalla valorizzazione dell’area su cui insiste l’intervento, a beneficio del Comune, che ne è proprietario; infine il 7% del valore del Fondo sarebbe da commercializzare tramite fund raising.
In questa operazione confluirà anche un finanziamento regionale pari a 10 milioni di euro per il quale si stanno concludendo le procedure di assegnazione, in relazione a un Protocollo condiviso tra Regione e Comune nel 2012.
A seguito di questa fase, in linea con le procedure della finanza di progetto per la concessione di servizi, il progetto di Investire SGR verrà messo a base di gara per l’individuazione del concessionario. Gara che verrà bandita nei primi mesi del 2016.
Investire SGR è una Società formalmente nata l’1 gennaio 2015 a seguito della fusione per incorporazione di Polaris Real Estate SGR SpA e Beni Stabili Gestioni SGR SpA. La società risultante dalla fusione è controllata da Banca Finnat Euramerica (50,2%) e presenta un azionariato unico nel panorama italiano, con Beni Stabili Siiq al 17,9%, Regia Srl (Gruppo G. Benetton) all’11,6%, Fondazione Cariplo all’8,6%, Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri al 7,7%, ICCREA Holding al 2,4% e Fondazione Cassa Risparmio di Forlì all’1,5%.
I prezzi degli alloggi in convenzione a Mercato Navile
Chiarimenti del Comitato alla risposta della e-mail ricevuta da M.Milani del 27 Aprile 2015.
I prezzi degli alloggi in convenzione a Mercato Navile
Il nostro Comitato ha inviato alla Pubblica amministrazione una richiesta di chiarimenti circa la definizione dei prezzi degli alloggi in convenzione di Mercato Navile edificati da Valdadige.
Ne pubblichiamo il contenuto e la risposta ricevuta in data 27 aprile:
“Gentilissimi,
facendo seguito all’impegno preso nell’assemblea dell’11 scorso, vi informo che il Settore Piani e Progetti Urbanistici ha ricevuto da Valdadige Sistemi Urbani una comunicazione relativa a tutti gli alloggi in edilizia convenzionata, anche riguardante gli invenduti, riportante i prezzi degli alloggi a compromesso, le superfici complessive (comprensive quindi della quota parte delle parti comuni) e i prezzi finali di vendita.
Si informa inoltre per chiarezza che la convenzione stabilisce il prezzo medio iniziale di cessione degli alloggi (PICA) risultante dal rapporto tra il costo globale dell’intervento ed il numero di mq di superficie complessiva (Sc) effettivamente realizzata: Sc = Su + 60% (Snr+Sp) dove Su = Superficie Utile, Snr = superficie non residenziale, Sp = superficie parcheggi.
Per l’intervento in oggetto il PICA e’ fissato a € 2.828.65/ mq.
Il PICA è riferito alle caratteristiche qualitative e quantitative di cui alla relazione tecnica, al progetto e alle relative varianti esistenti agli atti del Comune. E’ ottenuto dalla somma degli importi relativi al:
1. costo di costruzione
2. costo dell’area
3. oneri di urbanizzazione primaria
4. bonifica
5. oneri di urbanizzazione secondaria
6. spese generali fino al 15% delle voci 1, 2, 3
Il prezzo definitivo al mq di cessione degli alloggi, potrà variare in misura non superiore al 5% (cinque per cento) in più o in meno del prezzo medio sopra determinato, in funzione della posizione di ciascun alloggio (piano, esposizione, affaccio, ecc.) fermo restando il costo globale dell’intervento.
Il prezzo di cessione dei singoli alloggi, sarà aggiornato, per la sola parte relativa al costo di costruzione, all’atto della cessione degli alloggi sulla base:
– delle variazioni dei costi di costruzione, desunte dagli indici mensili nazionali ISTAT, intervenute nel periodo di tempo che va dalla data cui il prezzo stabilito si riferisce, alla data di inizio lavori;
– della revisione prezzi, calcolata tenuto conto di un avanzamento lavori presunto in quote mensili costanti (andamento lineare) per il periodo intercorrente tra l’inizio lavori ed il termine lavori stabilito dal titolo abilitativo o da eventuali proroghe;
– delle variazioni degli indici mensili nazionali ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (numeri indici del costo della vita) intervenute nel periodo che va dal termine finale dei lavori, alla data di stipulazione dell’atto pubblico di cessione dell’alloggio e ciò solo nel caso di alloggi per il quali non sia intervenuta l’assegnazione o il compromesso di vendita.
Il prezzo di cessione potrà altresì essere aggiornato sulla base della spesa effettivamente sostenuta per le opere di urbanizzazione risultante da certificato di collaudo formalmente approvato.
A richiesta dell’acquirente e previa comunicazione al Comune, l’attuatore può apportare migliorie e adattamenti a condizione che il costo di tali migliorie non comporti un aumento del costo di costruzione superiore al 10% rispetto a quello stabilito per il calcolo del PICA.
Ciò premesso, da una prima disamina dal prospetto riepilogativo dei prezzi definitivi di vendita trasmesso dalla Valdadige al Comune, risultano variazioni in aumento del costo di costruzione pari ad una media di circa il 7%. Tale aumento pare legittimo in quanto potrebbe essere riconducibile all’applicazione delle procedure convenzionali sopra esposte oltre che ad eventuali modifiche planimetriche e/o delle forniture di capitolato. E’ evidente che il controllo puntuale richiede un’indagine specifica comprendente anche l’acquisizione di dati difficilmente dimostrabili senza ulteriori approfondimenti relativi, per esempio, a differenze di costo per richieste specifiche in fase di costruzione da parte degli acquirenti.
Per quanto riguarda, in particolare, l’appartamento oggetto di segnalazione, dal prospetto di Valdadige l’importo del costo finale, aggiornato a marzo 2014, risulta minore dell’importo preliminare.
Sulla scorta di quanto premesso, abbiamo pertanto richiesto integrazioni e chiarimenti a Valdadige S.U. al fine di conoscere le puntuali valutazioni effettuate sul singolo alloggio, sulla base delle quali potremo procedere alla verifica della coerenza con quanto previsto dalla convenzione urbanistica e pertanto inviarvi un definitivo riscontro”