SCOPI – Il Comitato “ Vivere Mercato Navile” sorto spontaneamente, ha lo scopo di promuovere il miglioramento della vita dei nuovi abitanti del Comparto ex Mercato Ortofrutticolo Navile di Bologna. Per conseguire tali finalità il Comitato si propone:

• di intervenire presso la Pubblica amministrazione perché il comparto venga attuato nel rispetto delle opere urbane promosse nella progettazione del piamo urbanistico di iniziativa pubblica che ha approfondito le istanze del laboratorio partecipativo che l’ha preceduto.
• di richiedere le attrezzature e i sevizi che risultassero carenti;
• di promuovere la conoscenza dei problemi della zona attraverso conferenze, dibattiti, inchieste con la diretta partecipazione degli abitanti e dei cittadini del quartiere
• di non sostituire Enti, Associazioni o Rappresentanze esistenti nel Quartiere; bensì promuovere aperture di dialogo con le varie forme organizzate al fine di collaborare per lo sviluppo del Comparto ex Mercato Ortofrutticolo Navile di Bologna.

L’attività del Comitato non ha fini di lucro e verrà autofinanziata attraverso le sottoscrizioni degli aderenti al Comitato stesso.

ATTIVITA’ – Il Comitato si prefigge di proporre le iniziative agli enti pubblici, ad associazioni aventi fini analoghi e di collaborare con essi per il raggiungimento degli scopi. Il Comitato può organizzare: la raccolta di fondi per il raggiungimento degli scopi, convegni, conferenze, incontri, manifestazioni, assemblee, raccolte firme per sensibilizzare la cittadinanza.

ADESIONE AL COMITATO – L’adesione al Comitato è libera, senza discriminazione di razza, sesso, fede religiosa, purché l’attività personale di ciascun aderente avvenga nel pieno rispetto delle leggi vigenti e non sia in contrasto con le finalità del Comitato. Il Comitato è indipendente da qualsiasi altra associazione, comitato, circolo, partito, ecc.

QUOTE ASSOCIATIVE – L’adesione al Comitato comporta l’autotassazione regolare degli aderenti. Il Comitato provvederà all’autofinanziamento delle singole iniziative decise di volta in volta dall’assemblea Tale autotassazione è diretta a finanziare attività istituzionali ed è stabilità dall’assemblea degli aderenti entro il 31 gennaio di ogni anno. Ogni quota copre l’adesione al Comitato per l’intero anno solare, scade il 31 dicembre e va rinnovata entro il 31 maggio, pena il decadimento dalla posizione di aderente al Comitato.

FONDO COMUNE – I contributi degli associati e i beni eventualmente acquisiti con questi costituiscono il fondo comune del Comitato. Finché questo svolge le sue attività gli aderenti non possono chiedere la divisione del fondo comune, né pretenderne una quota in caso di recesso. Il Comitato risponde delle proprie obbligazioni con il fondo comune.

ORGANI E POTERI – L’unico organo decisionale del Comitato è l’assemblea degli aderenti che decide a maggioranza (50%+1) dei presenti. L’assemblea degli aderenti elegge i rappresentanti nel Consiglio Direttivo

RECESSO – Ciascun aderente è libero di recedere dal Comitato in ogni momento, dandone comunicazione agli altri aderenti per il tramite degli organi sopracitati.

CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA – L’assemblea degli aderenti deve essere convocata almeno una volta all’anno per l’approvazione del rendiconto annuale. Assemblee straordinarie possono essere convocate dal Presidente, o dal Vice-Presidente se nominato, e da almeno 1/10 degli aderenti. L’avviso di convocazione dell’assemblea dovrà pervenire a tutti gli aderenti con almeno tre (3) giorni di anticipo, a mezzo comunicazione scritta, telefonica o apposito volantino informativo.

DURATA E SCIOGLIMENTO – Il Comitato rimane in vita fino al raggiungimento dello scopo istituzionale o di quelli accessori. Si scioglie su proposta del Consiglio Direttivo e per delibera dell’Assemblea, o per inattività manifesta oltre due anni. Il Comitato può deliberare di trasformarsi in Associazione, destinando a ciò il fondo patrimoniale.

DOVERI DEGLI ADERENTI

• eleggere il Consiglio Direttivo
• approvare il rendiconto annuale
• versare la quota associativa iniziale e quella annuale stabilita dal Consiglio     Direttivo
• partecipare alle assemblee convocate dal Comitato nel corso dell’anno
• impegnarsi per il raggiungimento dello scopo del Comitato
• tenere verso i soci un comportamento improntato alla correttezza e alla buona fede

COMITATO DIRETTIVO – Il Comitato è amministrato da un Comitato di Direttivo composto da cinque a nove membri eletti dall’assemblea dei promotori tra i propri componenti. Tale Comitato si occupa della gestione ordinaria e straordinaria del Comitato.

CONVOCAZIONE DEL COMITATO DI DIRETTIVO – Il Comitato Direttivo è convocato dal Presidente del Comitato con avviso scritto indicante giorno ora e luogo dove si terrà la riunione da inviarsi al consigliere entro 5 giorni dalla data di convocazione.

VALIDITA DEL COMITATO DIRETTIVO – Le delibere del Comitato Direttivo sono valide se prese alla presenza e col voto favorevole di almeno 3 dei consiglieri.

PRESIDENTE DEL COMITATO – Il Presidente del Comitato è eletto tra i consiglieri, è unico rappresentante del Comitato nei confronti dei terzi, cura l’esecuzione delle deliberazioni dell’assemblea e del Consiglio Direttivo, viene affiancato dal Vice Presidente che può essere nominato dal Consiglio Direttivo.

COMPENSI – I consiglieri ed il Presidente non hanno diritto a compensi e/o gettoni presenza.

PATRIMONIO – Il patrimonio del comitato è costituito da:

• quote iscrizione dei promotori
• contributi e liberalità ricevute
• altre riserve accantonate per iniziative promosse dal Comitato

ESERCIZIO SOCIALE – L’esercizio sociale decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno, al termine dell’esercizio il consiglio direttivo provvede alla relazione del rendiconto annuale e lo sottopone all’approvazione dell’assemblea il 30 aprile dell’anno successivo a quello a cui il rendiconto si riferisce.

RINVIO – Per quanto non espressamente riportato in questo statuto si fa riferimento al codice civile e ad altre norme di legge vigenti in materia.